l complesso del Mulino Ugliengo si estende nella parte sud della città ed è baricentrico a tutto il tessuto urbano, posto tra il nucleo abitato di antica formazione, le nuove zone di espansione abitativa e il Naviglio d’Ivrea.
È limitrofo ai più importanti servizi di interesse comunale (Scuola Elementare Collodi, Liceo Musicale, Scuole Medie Giovanni XXIII e Parco Jacopo Durandi). Nelle sue adiacenze si trovano ampie zone di sosta (piazzale antistante ai magazzini, a est Piazza Kennedy, a ovest piazza Aldo Moro che si estende sino a piazza Vittorio Veneto; queste ultime dividono il vecchio nucleo da quello più recente della città.

Le prime notizie del Molino risalgono al XV secolo, ovvero contemporanee alla realizzazione del Naviglio d’Ivrea, iniziato lo ricordiamo nel 1448 da Amedeo VIII Duca di Savoia e fatto terminare dalla Reggente Duchessa Jolanda nel 1474. Il Governatore del Naviglio d’Ivrea acconsentì la realizzazione di un Molino nel territorio del Borgo di Santhià nel 1479. All’epoca l’impianto era sostanzialmente costituito da cinque ruote a pale: quattro servivano per la macinazione di granaglie, mentre una quinta movimentava le attrezzature di una pista da riso. Quest’impostazione non cambiò nel corso dei secoli, rimanendo sostanzialmente invariata sino alla seconda metà dell’Ottocento.

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Gli edifici destinati a magazzini e abitazione del mugnaio hanno uno sviluppo planimetrico molto originale per il periodo in cui sono stati costruiti, forse si sono seguiti i vecchi confini poderali; essi sono formati da volumi a due piani fuori terra con una campitura modulare messa in evidenza dalle lesene con 3.00÷3.50 m di interasse. Tra le lesene si aprono finestre al piano primo e finestrelle al piano secondo la cui importanza è evidenziata da archetti in laterizio e sottolineate da segnapiano in cotto.