MARTEDI’ 17 aprile, ore 21, SANTHIA’ – Biblioteca comunale

Ogliastra ieri e oggi in un reportage fotografico di Luigi Zai e in un romanzo di Mirella Manca.

Una Sardegna forse ancora molto da scoprire da parte dei piemontesi, forse perché meno facile da raggiungere, forse perché rimasta più appartata, sia per quanto riguarda la parte più turistica, quella litoranea, sia soprattutto per l’entroterra. Si tratta dell’Ogliastra, quel territorio tornato in provincia di Nuoro che si affaccia sul mare a Tortolì e ad Arbatax, ma scende fin oltre Bari Sardo e sale ad abbracciare alcune delle cale più belle e ardue da raggiungere, quali Goloritzé, Mariolu, Sisine, Biriola e Luna. Un territorio ricco di siti archeologici e naturalistici incontaminati. E piccoli paesi come Ilbono, dove si consuma una disgrazia familiare che ha le tinte di un giallo, narrata in “Oltre il vento, solo il silenzio”, una sorta di romanzo autobiografico di Mirella Manca, poetessa ogliastrina trapiantata nel milanese, ma che ha molti agganci con Santhià e dintorni. Un racconto che ha per protagonista un giovane zio scomparso, ma che ruota intorno ad alcune figure femminili austere e forti, fra cui spicca quella materna, Palmina Marci, ancora in vita, in omaggio alla tradizione centenaria degli anziani di quei territori. A Palmina toccherà essere la mamma piccola per i fratelli più piccoli, sarà lei a doversi alzare la notte ad imbevere di miele lo straccio che farà passare il pianto ai lattanti e li riconsegnerà al mondo dei sogni. Nonna Giuannicca, lei di sogni non ne ha visti mai: “Gli svaghi prima del matrimonio si potevano contare sulle dita di una mano, e quelli successivi si erano ridotti allo zero assoluto”.

Un libro sottile di pagine, ma di grande spessore umano, narrato a ritmi alterni, a seconda del tempo in cui si colloca il capitolo. Uno stile che si richiama alla grande Deledda quando si sofferma a narrare il passato, più colloquiale quando si riferisce al presente. Dentro è racchiusa l’anima di una gente, la nostalgia per un passato duro ma autentico. Sullo sfondo, un paesaggio ricco e variegato che un filmato di Luigi Zai cercherà di esprimere attraverso vedute suggestive di spiagge semideserte, dirupi e rocce calcaree, torri e villaggi nuragici, borghi e boschi di lecci, lande dall’aspetto lunare, come quella dell’altopiano del Golgo e tanto altro. Con il commento dell’autrice, letture dell’attrice vercellese Laura Berardi. Conduce Luigi Zai. Serata da non perdere.


Via Dante, 4, Santhià