• Partenza in piazza Roma, si prende via Mons. Ravetti, passando davanti all’Ostello per i pellegrini della Via Francigena, si svolta a destra su via e subito dopo a sinistra su Corso Nuova Italia.
  • Lo si percorre fino in fondo, si segue la strada a sinistra e si imbocca la scala che permette di superare la ferrovia. Superata, si scende e si cammina di fianco al Naviglio di Ivrea su corso Vercelli. Prima di arrivare sulla statale, ecco la chiesa di San Rocco.
  • Facendo attenzione a 100 metri di strada trafficata, la si attraversa e si seguono le indicazioni per cascina Pragilardo.
  • Si supera nuovamente la ferrovia e si segue la strada che piegando sulla destra diventa sterrata.
  • Si oltrepassano una serie di cascine distribuite a gruppetti sparsi nella campagna. Notare che prima si cammina in mezzo a campi di grano, mais, soia e foraggere (a seconda della stagione), e poi in mezzo alle risaie.
  • All’altezza dell’ultima cascina (cascina Pragilardo) c’è una fonte di acqua freschissima (giunge dalle falde in profondità), detta fonte Ginevra, panche per riposarsi e un tavolo.
  • Poco dopo, prima della cabina dell’Enel, si svolta a destra su un’altra sterrata.
  • Proseguite lungo un rettilineo e al bivio svoltate a sinistra.
  • Continuate una strada sinuosa inerbita che porta ad un quadrivio; a questo punto proseguite dritto imboccando la strada davanti lasciandosi il fosso alla sinistra.
  • Si lambisce una cascina e appena dopo si supera il grandioso canale Cavour.
  • Dopo il ponte si svolta a destra. Sullo sfondo si nota chiaramente il paese di San Germano, dal cui profilo svettano la torre dell’acquedotto e la cupola della chiesa parrocchiale.
  • La strada prosegue in mezzo alle risaie e si arriva alla cappella dei santi Grato ed Apollonia.
  • Si costeggia per un breve tratto la ferrovia e dopo una serie di curve si arriva ad una strada asfaltata; la si attraversa imboccando lo stradino di fronte.
  • Al successivo bivio si prende la strada asfaltata a destra. Si arriva alla stazione ferroviaria, si prende il sottopasso e si entra in paese (fontanella con acqua).
  • Si prende via Cugnolio, e al bivio con via Cavour si svolta a sinistra.
  • Duecento metri più avanti si incontra la chiesa parrocchiale di San Germano.

VARIANTE PROPOSTA (leggermente più lunga, ma sicuramente più panoramica e consente di evitare un complesso passaggio su ponte del fascio di linee ferroviarie e di attraversamenti di strade ad elevato traffico)

  • Partenza in piazza Roma, si prende via Mons. Ravetti (detta anche Madonnetta), passando davanti all’ostello per i pellegrini della Via Francigena, si svolta a destra su via e subito dopo a sinistra su Corso Nuova Italia.
  • Giunti all’incrocio con via Tricerri a sinistra, imboccare la stessa e, al primo incrocio, proseguire su via Fratelli Cervi.
  • Superare la rotonda e seguire la segnaletica dell’Anello della Risaia fino al passaggio a livello della linea per Biella.
  • Dopo il passaggio a livello, svoltare immediatamente a destra e percorrere la strada sterrata seguendo sempre le indicazioni del percorso di ritorno della Risaia.
  • Giunti in corrispondenza della Cascina Bianca la strada compie una curva a sinistra (strada Ivo). Proseguire fino a un incrocio, dove tenere la destra.
  • Poche decine di metri e si incontra il percorso ufficiale della Via Francigena verso Sud. Proseguire come descritto in precedenza.

Durata: circa 2 ore
Difficoltà: medio-facile
Partenza: Chiesa parrocchiale di Santhià
Arrivo: Chiesa parrocchiale di San Germano
Periodo consigliato: è percorribile in qualsiasi stagione; i momenti ottimali sono maggio, quando c'è il mare a quadretti, e settembre, quando le risaie sono dorate.